06 novembre 2010

X. Amore incondizionato

The Love Dare, giorno 10
L’amore non mette condizioni
«Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi» (Rm 5,8)

Se qualcuno ti chiedesse "Perché ami tua moglie?" o "Perché ami tuo marito?", che diresti?
Forse gli uomini menzionerebbero la bellezza di lei, il suo buon umore, la sua gentilezza, la sua forza interiore. Magari parlerebbero anche della cucina, del buon gusto nell'arredamento o della sua maternità. Le donne parlerebbero forse del bell'aspetto del marito, della sua personalità. Lo loderebbero per la sua fermezza e autocontrollo. Direbbero che lo amano perché lui è sempre lì vicino a loro, è generoso, è un sostegno.

Ma se con il tempo dovessero scomparire tutte queste cose, scomparirebbe anche l'amore? Se il motivo del tuo amore sono determinate qualità, allo scomparire di queste viene a mancare il fondamento del tuo amore.

L'unico modo perché l'amore duri per sempre è che sia incondizionato. Questa è la verità: l'amore non dipende dalla persona che viene amata ma piuttosto dalla persona che sceglie di amare.

La Bibbia parla di questo tipo di amore chiamandolo agape, per distinguerlo dagli altri tipi di amore che sono philia (amicizia) e eros (amore sessuale). L'amicizia e il sesso c'entrano con il matrimonio, ma se il tuo matrimonio dipendesse esclusivamente dall'avere interessi in comune o una buona attività sessuale, allora sarebbe basato su fondamenta instabili.

Philia ed eros dipendono molto dagli stati d'animo e possono essere mutevoli; l'agape, invece, è altruista ed incondizionato. Se non basiamo il matrimonio su questo tipo di amore, non potrà reggere la prova del tempo. Ci vuole questo amore per poter dire "nella salute e nella malattia", "nella ricchezza e nella povertà", "nella buona e nella cattiva sorte". Solo questo amore è vero amore.

Questo è l'amore con cui Dio ci ama. Se dovessimo meritarci il suo amore, non avremmo speranze, ma Dio ci ama per sua libera scelta. È un dono che riceviamo da lui e che siamo invitati a condividere con gli altri.

Un uomo che dicesse a sua moglie: "Ho perso l'amore che avevo per te", in realtà sta dicendo "Non ti ho mai amato veramente e senza condizioni". Era un amore basato su sentimenti e circostanze, non sull'impegno. C'era philia ed eros ma ci voleva un fondamento più solido.

Questo non vuol dire che un amore iniziato con queste basi insufficienti non possa essere corretto e rinforzato. Anzi, quando si inserisce l'agape in una relazione preesistente, anche gli aspetti di amicizia e di attrazione si ravvivano. Si scopre un'intimità di amici e di amanti che era impossibile altrimenti.

Ma questo amore si impara solo da Dio, solo da lui può venire. La Scrittura dice: «né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore» (Rm 8,38s.). Questo è il modo di amare di Dio, e può diventare anche il tuo, ma prima devi riceverlo da lui e condividerlo.

E quando il tuo coniuge inizierà a percepire la sicurezza di questo amore, non sorprenderti nello scoprire in lui o lei una rinnovata amabilità, che non ricordavi avesse. E non dirai più "Ti amo perché...", dirai "Ti amo e basta".

La sfida

Fa' per il tuo coniuge qualcosa di insolito, qualcosa che mostri la gratuità del tuo amore. Lava la sua auto, riordina la cucina, compra il suo dolce preferito, metti a posto la biancheria.
Esprimi il tuo amore per la pura gioia di essere sposati.

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